TWIN E AGENDA 2030: QUALI AFFINITÀ?

Giu 8, 2021 | Ricerca

Don’t settle for small things. You can redesign the whole world in the way you can imagine. 

Muhammad Yunus, fondatore della Grameen Bank e portavoce SDG
Intervista “Sustainable Development Goals – a new social contract”

Con questa frase Yunus – portavoce dei Sustainable Development Goals, SDGs – mette in evidenza il carattere audace dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta nel settembre 2015 dai 193 Paesi delle Nazioni Unite. L’Agenda definisce 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), basati su problemi comuni a tutti i paesi. All’interno di essi sono individuati 169 traguardi da raggiungere entro il 2030 da tutti i paesi e gli individui, rendendola universalmente valida e sottolineando il carattere interdipendente del nostro mondo globalizzato: le azioni del singolo si ripercuotono sulla comunità.

Ma questi scenari sostenibili come possono essere raggiunti universalmente? Gli obiettivi riportati all’interno dell’Agenda 2030 non fanno distinzione tra paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo ma, consapevoli delle differenti problematiche, lasciano ad ogni Paese il compito di definire una propria strategia di sviluppo sostenibile, vincolandoli però al raggiungimento degli obiettivi entro il termine stabilito. I 17 obiettivi interconnessi, come interconnesso è il mondo globalizzato in cui viviamo, possono concretizzarsi unicamente mantenendo l’equilibrio tra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: economia, società, ambiente

TWIN si rispecchia nello spirito audace dell’Agenda 2030 e per questo abbraccia pressoché la totalità dei suoi obiettivi: TWIN infatti si propone di realizzare interpretandoli nel contesto del territorio italiano e nel campo dei servizi al turismo lento  molti traguardi che l’Agenda connette ai 17 obiettivi. Di seguito descriviamo l’interpretazione in chiave TWIN degli SDGs. 

Goal 1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo offrendo occasioni di inclusione lavorativa a persone disoccupate, che non riescono a reinserirsi nel mercato del lavoro, volendo contribuire nello specifico al raggiungimento dei seguenti traguardi:

1.3 Applicare a livello nazionale sistemi adeguati e misure di protezione sociale per tutti.

1.b Creare solidi quadri di riferimento politici a livello nazionale, regionale e internazionale, basati su strategie di sviluppo a favore dei poveri e attenti alla parità di genere, per sostenere investimenti accelerati nelle azioni di lotta alla povertà.

Goal 2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile valorizzando le filiere corte e la multifunzionalità dell’agricoltura grazie alla possibilità di collocare il modulo di accoglienza TWIN anche in aziende agricole, interpretando il traguardo

2.4Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e applicare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a conservare gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, alle condizioni meteorologiche estreme, alla siccità, alle inondazioni e agli altri disastri, e che migliorino progressivamente il terreno e la qualità del suolo.

Goal 3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età offrendo opportunità di lavoro a persone diversamente abili e a persone vittime di forme di dipendenza, prevenendo così eventuali ricadute.

Goal 4. Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti attivando tirocini formativi per l’avviamento al lavoro rivolti a persone fragili e contribuendo al raggiungimento del traguardo

4.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche e professionali, per l’occupazione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale.

Goal 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima, consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze avviando percorsi di reinserimento nella società di donne vittime di maltrattamenti.

Goal 6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie favorendo processi di contrasto allo spopolamento. La lotta allo spopolamento aiuta infatti a mantenere i luoghi presidiati e curati, proteggendo, nel nostro caso, gli ecosistemi fragili delle montagne da forme di dissesto idrogeologico (si veda FRAGILITÀ’ E SPOPOLAMENTO). Si contribuisce così al traguardo

6.6 Entro il 2020, proteggere e ripristinare gli ecosistemi legati all’acqua, tra cui montagne, foreste, zone umide, fiumi, falde acquifere e laghi.

Goal 7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni rendendo energeticamente autosufficiente, laddove possibile, il modulo di accoglienza TWIN mediante l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, e contribuendo in questo modo al raggiungimento del traguardo

7.2 Entro il 2030, aumentare notevolmente la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia. 

Goal 8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti integrando nel lavoro diversi profili di fragilità (si veda I VOLTI DELLA FRAGILITÀ) e favorendo lo sviluppo del turismo lento quale occasione per aumentare l’occupazione e sostenere l’economia locale di territori marginali e fragili.

Goal 9. Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile progettando infrastrutture leggere capaci di alimentare il turismo lento.

Goal 10. Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni incoraggiando lo sviluppo di nuove politiche strutturali rivolte ai territori marginali e fragili, che facciano leva su turismo lento e inclusione sociale, secondo i traguardi:

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro.

10.4 Adottare politiche, in particolare fiscali, e politiche salariali e di protezione sociale, e raggiungere progressivamente una maggiore uguaglianza.

Goal 11. Rendere le città e gli insediamenti inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili perseguendo la riduzione del divario tra città e campagna/montagna, anche grazie alla forza generativa del turismo lento.

Goal 12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo sia valorizzando le risorse naturali attraverso il turismo lento, sia adottando un approccio solidale su tutta la linea di progettazione dei servizi di accoglienza al turismo lento (si veda I PROPOSITI DI TWIN: ABBRACCIARE LA FILIERA SOLIDALE DI “VAIA”).

Goal 13. Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze presidiando i territori attraverso politiche volte anche a contrastare dinamiche di spopolamento.

Goal 15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica educando alla spettacolare fragilità degli ecosistemi montani, attraverso l’atto di camminare su linee lente. 

Goal 16. Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l’accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli costruendo le premesse per un più facile reinserimento nella società dei detenuti (si veda IL MODULO DI ACCOGLIENZA VERSO LA SUA COSTRUZIONE).

Goal 17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile elaborando un modello replicabile che ambisce a rendere strutturale il gemellaggio tra turismo lento e inclusione sociale (si veda UN INEDITO GEMELLAGGIO TRA TURISMO LENTO E INCLUSIONE SOCIALE: IL MODELLO TWIN).

In apertura abbiamo parlato di due principi alla base dell’Agenda 2030, ovvero l’essere universalmente valida e l’integrazione delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile. Vi è però un terzo principio fondante, così enunciato dal punto 4 dell’Agenda 2030 Onu Italia:

Nell’intraprendere questo grande viaggio collettivo, promettiamo che nessuno verrà lasciato indietro. Riconoscendo che la dignità della persona umana è fondamentale, desideriamo che gli Obiettivi e i traguardi siano raggiunti per tutte le nazioni, per tutte le persone e per tutti i segmenti della società.

Ed è proprio quest’ultimo principio il vero cardine del progetto TWIN: nessuno sarà lasciato indietro se sapremo cogliere con sapienza e rispetto le opportunità offerte dal turismo lento.


L’immagine che segue mostra i 17 SDGs dell’Agenda 2030.
In ogni quadrato è presente una barra su cui è evidenziato il numero di target intercettati dal progetto TWIN.