IL MODULO DI ACCOGLIENZA VERSO LA SUA COSTRUZIONE

Giu 1, 2021 | Ricerca

Il modulo di accoglienza è quasi pronto per diventare realtà. Come anticipato in TWIN: LA DIMENSIONE UMANA DELLO SPAZIO D’ACCOGLIENZA, lo abbiamo sviluppato costruttivamente attraverso un sistema a bassa tecnologia in legno, in modo che possa essere realizzato e assemblato da una manodopera poco specializzata. Il motivo di questa scelta deriva dal fatto che anche il processo costruttivo vuole essere solidale, e non soltanto in relazione alla scelta dei materiali (vd. I PROPOSITI DI TWIN: ABBRACCIARE LA FILIERA SOLIDALE DI “VAIA”).

Rendere semplice il processo costruttivo offre la possibilità di includere anche in questa fase diversi profili di fragilità:

  • si possono avviare percorsi di inserimento lavorativo presso falegnamerie locali prossime al luogo in cui verrà posizionato il modulo di accoglienza, aprendo il processo costruttivo a persone affette da disabilità o a persone disoccupate che non riescono a inserirsi nel mercato del lavoro;
  • si possono avviare collaborazioni con i laboratori di falegnameria delle case circondariali, dove i detenuti potranno sfruttare questa esperienza come occasione per acquisire o migliorare le proprie conoscenze nella lavorazione del legno: in questo modo i detenuti, una volta terminato il loro percorso all’interno della casa circondariale, avranno acquisito capacità che potranno spendere per potersi reinserire nel mondo del lavoro.

La realizzazione del modulo TWIN diventa quindi un’occasione per aiutare altri profili di fragilità, oltre a quelli che potranno lavorare nel servizio di accoglienza (vd. I VOLTI DELLA FRAGILITÀ), aprendo percorsi inclusivi che potranno offrire a un maggior numero di persone la possibilità di integrarsi o ri-integrarsi più facilmente nella società.

La struttura del modulo è basata su un sistema a telai: le misure dei telai e delle componenti sono modulari e ripetitive, così da rendere la loro realizzazione e il loro assemblaggio il più possibile semplici, facilitando le lavorazioni sia all’interno delle falegnamerie, sia all’esterno nella fase di montaggio. 

I telai, uniti da viti passanti, rendono lintera installazione facilmente montabile e smontabile senza usurarsi progressivamente. Questo rappresenta un altro valore aggiunto della struttura, che acquisisce un carattere di temporaneità. Il modulo TWIN potrà dunque fare da start-up per lo sviluppo e l’offerta di servizi di accoglienza inclusivi. Dopo aver attivato il modulo e aver testato sul campo le sue molteplici ricadute, sia sotto il profilo umano sia dal punto di vista dell’offerta turistica e del potenziale rigenerativo del turismo lento in territori marginali e fragili, il servizio di accoglienza potrà essere ricollocato in spazi non temporanei, mantenendo invariati i principi solidali che lo hanno ispirato. Il modulo di accoglienza TWIN, invece, verrà posizionato altrove, avviando in un altro contesto il processo di gemellaggio tra turismo lento, inclusione sociale, recupero di aree o edifici in disuso e sostegno all’economia locale di territori marginali e fragili solcati da linee del turismo lento. 

Ma dove sarà costruito il primo modulo TWIN? E chi lo realizzerà? Non perdetevi i prossimi post!