TURISMO LENTO E INCLUSIONE

Gen 4, 2021 | Ricerca

Una nuova visione per l’accoglienza turistica

Nella visione di TWIN il turismo entra in punta di piedi nei territori creando occupazione ed economie, nel rispetto delle vocazioni dei luoghi e dei delicati equilibri sociali e ambientali che li caratterizzano, e comprende la possibilità di includere persone fragili nei servizi di accoglienza che il territorio offre ai viaggiatori. Le persone che stanno vivendo o hanno vissuto un disagio sociale dovuto alle proprie condizioni fisiche o psicologiche sono i protagonisti della proposta TWIN.

Parlando con diversi attori che si occupano di assistenza sociale abbiamo scoperto che esistono già molte esperienze dedicate all’avviamento di percorsi di indipendenza dedicati a persone che per diversi motivi faticano ad averla.

La Società della Salute (SdS) della Lunigiana, per esempio, a Pontremoli lavora con un gruppo di persone affette da disabilità importanti su un progetto di costruzione di una propria indipendenza. In seguito a una prima fase volta allo sviluppo dell’attitudine alla cooperazione e alla convivenza – attitudine che può sembrare scontata alla maggior parte delle persone ma non lo è – queste persone cominceranno un percorso di inserimento nel mondo del lavoro (purtroppo ritardato per via della crisi pandemica). E se questo inserimento avvenisse proprio attraverso attività di accoglienza turistica?

Un esempio di questo tipo si ritrova presso la cooperativa di comunità Valle dei Cavalieri, che opera sul territorio di Ventasso, in località Succiso, e tra le proprie attività annovera anche un ristorante-agriturismo. La cooperativa conta, tra i suoi dipendenti, tre ragazzi disabili (tra cui un sordomuto) impegnati anche nei servizi di ristorazione e accoglienza, oltre che nel supporto offerto a una popolazione residente in difficoltà per la morfologia dell’insediamento disperso in un territorio vasto.

Queste due esperienze, ovvero quella di un consorzio pubblico tra comuni per il governo dei servizi socio-sanitari e assistenziali (SdS Lunigiana) e quella di una cooperativa di comunità (Valle dei Cavalieri), potrebbero lavorare in modo sinergico all’interno della proposta di TWIN.

Le persone fragili potranno avere un ruolo chiave nell’accoglienza dei pellegrini e degli escursionisti entro un progetto che, a seconda delle inclinazioni di ciascun individuo, potrà dilatarsi o contrarsi: potranno accogliere i viaggiatori nei moduli di accoglienza TWIN, potranno camminare con loro e nel mentre raccontare le storie del luogo, indicare i luoghi da visitare e fornire preziose informazioni su dove recarsi per poter conoscere e apprezzare l’artigianato e le produzioni locali spesso di altissima qualità. In questa visione la fragilità diviene una risorsa e queste persone potranno diventare dei veri e propri punti di riferimento per i viaggiatori, nonché un tramite importantissimo tra la popolazione residente e i viandanti. Si avvierà così un circolo virtuoso in cui accoglienza, inclusione sociale e conoscenza dei luoghi permettono di attivare microeconomie locali in grado di offrire opportunità alle persone meno fortunate.