CRESCERE INSIEME AGLI OSPITI DELLA CAPANNA

Set 8, 2021 | Best practice, Ricerca

Il tempo vola e il cammino di TWIN prosegue velocemente sotto ai nostri occhi. Dopo solo un mese di accoglienza possiamo già riflettere sulle prime impressioni dei viaggiatori che hanno soggiornato nella Capanna n.1. Pur essendo aperta da qualche settimana, infatti, la struttura ha registrato ospiti quasi ogni giorno… un sorprendente inizio per un progetto nato da poco e in via sperimentale!

Approfittando della grande partecipazione abbiamo chiesto ai camminanti di compilare un breve questionario valutativo sull’esperienza di pernottamento, lasciando ampio spazio ai suggerimenti. Essendo TWIN un progetto sperimentale, ha bisogno del contributo di tutti, specialmente di chi ha vissuto in prima persona l’esperienza di soggiorno nella Capanna. Intendiamo far tesoro delle piccole e grandi percezioni di ognuno per poter migliorare e arricchire TWIN, in vista di una sua replicabilità.

Per questa ragione, condividiamo con voi i primi dati raccolti. Dai risultati emerge che la maggioranza dei visitatori della Capanna è composta da pellegrini (67,6%) ed escursionisti (20,6%) – perlopiù in viaggio lungo la Via Francigena (79,4%) – che hanno soggiornato presso la Capanna integrandola come tappa del loro percorso.

Quasi tutti i visitatori (94,1%) ritengono che la struttura sia ben organizzata e gradevole esteticamente, l’88,2% l’ha trovata confortevole. Sono stati giudicati positivamente anche la gestione e il sistema di prenotazione. In generale, la maggior parte degli ospiti (91,2%) è stata soddisfatta del servizio offerto dalla Capanna n.1 e vorrebbe trovare altre Capanne lungo i sentieri del Paese, non solo per la loro utilità ma anche per l’obiettivo solidale che perseguono.

Quali sono, invece, i suggerimenti e le critiche costruttive rivolte a TWIN?

Per quanto riguarda la struttura in sé, diversi ospiti hanno suggerito di migliorare l’accessibilità, eliminando alcune barriere architettoniche che ne impediscono l’utilizzo a persone diversamente abili. Progettando le prossime Capanne, TWIN vorrebbe dedicare più spazio a questo tema, con l’obiettivo di aprire la struttura anche a ospiti con disabilità motorie. Inoltre, come suggerito nei questionari, cercheremo di implementare una parte esterna coperta da una tettoia, molto utile per l’arrivo dei camminanti e il ricovero degli attrezzi di viaggio. Questa idea era già parte integrante del progetto, ma i tempi stretti di realizzazione del primo prototipo ci hanno imposto di rinunciare all’allestimento degli spazi esterni. Per quanto riguarda gli interni, abbiamo accolto il suggerimento di implementare spazi per il ricovero di materiale vario, come i prodotti di pulizia o le coperte, ad esempio trasformando le panche in vani contenitori.  

Grazie a questi e altri suggerimenti, ci sarà modo di sperimentare soluzioni architettoniche sempre migliori, capaci di rispondere sempre meglio alle necessità delle persone che abiteranno le Capanne e di coloro che le gestiranno, in quello che – ricordiamo – è un progetto a forte ricaduta sociale finalizzato all’inclusione lavorativa di persone fragili.

Altri suggerimenti hanno riguardato aspetti più gestionali, come ad esempio l’organizzazione della fornitura di acqua potabile e della raccolta dei rifiuti, oltre a questioni strettamente materiali utili a completare le dotazioni interne.

TWIN sta facendo tesoro di tutti i consigli. Pensiamo che siano importantissimi! Intendiamo continuare a migliorare la Capanna n.1, anche in vista della realizzazione di una nuova Capanna, la n.2, arricchita da tutte le migliorie suggerite. Le nuove Capanne saranno l’esito di un progetto condiviso, guidato dai progettisti del Politecnico di Milano in un grande lavoro di squadra che coinvolge i lavoratori inclusi nella filiera solidale TWIN, ma anche i camminanti che hanno soggiornato e soggiorneranno nella nostra “numero 1”, sul Passo della Cisa.